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I top del 2020: Televisione

2 minuti di lettura | Dicembre 2020

Il 2020 non è stato, per nessuno standard, un anno tipico. Anche l'universo televisivo lineare, un punto fermo familiare e ciclico dei media, ha visto la sua parte di stranezze. Interruzioni nella produzione di spettacoli nuovi ed esistenti, ritardi nelle prime stagioni televisive autunnali e un senso generale di tempo perso sono diventati realtà, poiché gli americani sono stati costretti a ricalibrarsi per trascorrere più tempo a casa per il bene della salute pubblica e delle loro comunità. Con ogni probabilità, la natura atipica dell'anno sarà abbastanza profonda da determinare cambiamenti permanenti nel comportamento dei consumatori, compreso il consumo di media. In effetti, li stiamo già vedendo.

Sebbene gran parte del cambiamento di comportamento riguardi lo streaming di video on-demand, i consumatori continuano a trascorrere la maggior parte del tempo in TV con la programmazione in diretta e in differita. Infatti, nel secondo trimestre del 2020 il consumo di TV in diretta e in differita tra le persone di età superiore ai 18 anni è aumentato in media di 4 minuti al giorno (a 4 ore e 8 minuti) rispetto all'anno precedente. Questo dato supera l'ora e 14 minuti che trascorriamo ogni giorno con i nostri dispositivi connessi alla TV.

Poiché i consumatori modificano le loro abitudini mediatiche per adattarsi ai loro stili di vita on-demand, è fondamentale per i programmatori, gli inserzionisti e gli studios capire quali sono i tipi di programmi che coinvolgono il pubblico dal vivo. È importante notare che lo sport e i notiziari rimangono i due generi che raccolgono più spettatori in diretta. Questo non significa che i consumatori non guardino altri programmi quando vengono trasmessi in diretta, ma i consumatori tendono a essere più selettivi quando si tratta di guardare altri generi mentre vengono trasmessi. I principali programmi in time-shifted ne sono una prova, dato che la maggior parte dei programmi elencati sono drammi in prima serata.

È importante notare che i consumatori graviteranno sempre verso i buoni contenuti. E alla luce del cambiamento degli orari di lavoro, stiamo assistendo anche a cambiamenti nel momento in cui i consumatori guardano la TV, in particolare quelli che ora lavorano principalmente da casa. La crescita dei servizi di streaming disponibili ha anche messo in evidenza il valore dei contenuti di library, ovvero dei programmi che resistono alla prova del tempo e che coinvolgono il pubblico anche dopo la data di messa in onda originale.

Data l'ampiezza delle opzioni mediatiche disponibili, è probabile che non ci sarà un momento in cui i consumatori non avranno nulla da guardare o con cui impegnarsi. E la crescente profondità dei contenuti disponibili continua a spingere i consumatori a trascorrere più tempo con i media ogni giorno. Nel secondo trimestre di quest'anno, i consumatori dai 18 anni in su hanno trascorso poco meno di 6 ore al giorno con i video, con un aumento di 35 minuti rispetto al periodo precedente. Per sfruttare al meglio questo tempo, i network e gli inserzionisti devono essere informati su dove si trovano gli occhi e quando li guardano.

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