L'importanza della rappresentazione quantitativa e qualitativa in TV
Con la diversificazione delle piattaforme e l'evoluzione delle popolazioni nelle nostre comunità, gli spettatori si aspettano che le storie che vedono e ascoltano attraverso i media riflettano le loro voci ed esperienze diverse. Secondo il nostro ultimo rapporto Diverse Intelligence Series, i dati Nielsen per la stagione televisiva 2020-2021 mostrano che tra i 1.500 programmi principali negli Stati Uniti (tra trasmissione, cavo e streaming), il 78% ha una qualche presenza di diversità razziale, etnica, di genere o di orientamento sessuale.
Ma se la diversità nelle scelte dei contenuti è in aumento, il pubblico ritiene che la rappresentazione non sia accurata. In altre parole, il fatto che un gruppo sia rappresentato sullo schermo non significa che sia rappresentato nel modo in cui vorrebbe essere visto. Con il 42,2% della popolazione statunitense che presenta una diversità razziale ed etnica e con le persone che esplorano e definiscono sempre più la propria identità personale, i media hanno l'opportunità di creare più contenuti per rappresentare meglio tutti noi.