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Essere visti sullo schermo: Rappresentazione e inclusione delle diversità in TV

1 minuto di lettura | Dicembre 2020

L'America è nel bel mezzo di una transizione demografica. Oggi, il 41% della popolazione statunitense presenta una diversità razziale ed etnica e le persone stanno esplorando e definendo sempre più la propria identità personale. Con la diversificazione degli Stati Uniti, esiste un'opportunità unica per soddisfare i gusti di intrattenimento in espansione dell'America. 

L'industria dei media ha compiuto alcuni progressi nella creazione di un ecosistema più inclusivo. Infatti, in tutto il panorama televisivo, tra i 300 programmi più visti nel 2019 (broadcast, via cavo e streaming), il 92% di tutti i programmi misurati ha una qualche presenza di diversità (donne, persone di colore o LGBTQ) nel cast ricorrente. Questa crescente presenza è apprezzabile, ma come scopriamo in questo rapporto, la presenza non è la stessa cosa della rappresentazione.

Questo rapporto analizza i dati aggregati dei programmi broadcast, via cavo e SVOD (subscription video on demand) e misura la rappresentazione dei talenti sullo schermo per genere, razza, etnia e orientamento sessuale. Il rapporto completo evidenzia anche il grado di rappresentazione sullo schermo di gruppi identitari diversi e intersezionali e, sulla base delle stime dell'audience Nielsen, chi guarda questi contenuti.

Le storie raccontate, i personaggi ritratti e le esperienze condivise sullo schermo aiutano le persone a sentirsi responsabilizzate e a conoscere chi è diverso. Le informazioni contenute in questo rapporto sottolineano il potere dell'industria dei media nel sostenere una narrazione più inclusiva per tutti.

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