Un numero sempre maggiore di applicazioni mobili consente ai consumatori di condividere informazioni sulla propria posizione, facendo il "check-in" volontario in un luogo o facendo sì che il proprio smartphone dotato di GPS trasmetta automaticamente tali informazioni tramite l'applicazione. Alcuni commercianti premiano i consumatori che condividono la loro posizione con punti fedeltà, buoni sconto per le attività commerciali vicine o altri "badge" promozionali e vantaggi.
Ma nonostante la crescente popolarità dei servizi di check-in negli Stati Uniti, sono ancora molti coloro che sono reticenti a condividere informazioni sulla propria posizione geografica. Secondo l'ultima ricerca di The Nielsen Company sulle applicazioni mobili, la maggior parte di coloro che scaricano applicazioni mobili, definiti da Nielsen come gli abbonati che hanno scaricato un'applicazione negli ultimi 30 giorni, sono preoccupati per la privacy quando si tratta di condividere la propria posizione tramite il telefono cellulare. Questa preoccupazione è più marcata tra le donne che scaricano applicazioni, con il 59% che dichiara di avere problemi di privacy rispetto al 52% degli uomini che scaricano applicazioni.

Anche l'età è un fattore. I downloader di app mobili di età compresa tra i 25 e i 34 anni sono i meno propensi ad avere problemi di privacy. Le preoccupazioni per la privacy erano notevolmente più elevate tra coloro che avevano più di 45 anni.

Man mano che i consumatori acquisiscono familiarità con le applicazioni basate sulla localizzazione e che gli operatori di marketing si guadagnano la loro fiducia e diventano più esperti nel capire quali vantaggi i consumatori si aspettano in cambio di tali informazioni, i consumatori diventeranno più a loro agio con l'idea delle applicazioni mobili basate sulla localizzazione.
Jonathan Carson, CEO, Telecom, di The Nielsen Company, condividerà queste e altre informazioni sui consumatori e le applicazioni mobili alla prossima conferenza AppNation che si terrà a San Francisco il 27 aprile.