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CES Daily Dispatch, Giorno 1 Perché i media sono al CES?

2 minuti di lettura | Gennaio 2009

Jon Gibs

Salve a tutti e benvenuti da una Las Vegas un po' fredda. Sono un po' un drogato di gadget, quindi il CES (Consumer Electronics Show) è stato un evento che ho atteso con ansia per un po' di tempo. Ma forse vi starete chiedendo: "Jon si occupa di media, non di tecnologia; perché, in questi tempi di difficoltà economiche, Nielsen avrebbe mandato Jon a starsene nel deserto a perdere soldi con le carte per tre giorni?".

La risposta è duplice. Innanzitutto, domani parlerò in un panel (se siete nei paraggi, passate a salutarmi). Già solo questo mi spinge a partecipare alle conferenze.

Ma in realtà c'è una ragione molto più importante. Da tempo si parla di frammentazione dei media. In genere questo significa che ci sono più opzioni mediatiche, più editori e fondamentalmente più media da consumare. Questo chiaramente non è cambiato, ma ciò che è cambiato è che siamo sull'orlo di una nuova era di frammentazione, in cui gli stessi editori stanno frammentando i propri media.

Prendiamo un semplice esempio: "Due uomini e mezzo". La CBS sta attualmente trasmettendo i programmi della stessa serie su: TV, iPod, CBS.com, YouTube, AOL TV e circa una dozzina di altri siti. Il contenuto è disponibile anche su TiVo, DVR via cavo e su una manciata di altre scatole che le persone collegano ai loro televisori. Senza contare la pirateria, SlingBox/Sling.com, i DVD e i contenuti mobili. Quindi, per molti versi, la CBS sta frammentando il proprio pubblico. E poiché le tariffe sono diverse per tutte queste piattaforme (dove la pubblicità è disponibile), la CBS sta frammentando gli introiti pubblicitari per l'unica sitcom televisiva che ottiene ancora buoni risultati negli ascolti.

Cosa c'entra tutto questo con il CES? I media interattivi non riguardano più solo i computer. Riguardano tutti e tre gli schermi e i diversi dispositivi collegati a tali schermi. Se si parla di video interattivo senza parlare di DVR, cellulari e altre piattaforme alternative, non si sta parlando di video interattivo.

Perché sono qui? Sono qui per vedere come sarà il futuro di tutti questi schermi. Perché qualcuno deve misurarli e, per carità, voglio che sia Nielsen a farlo.

Questo è il primo giorno dei miei dispacci: sarò qui fino a venerdì. Spero di avere alcune interviste video da condividere con tutti domani.

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