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La guerra degli schermi in Italia: la lotta per farsi “vedere” nel mondo digitale

4 minute read | Raffaella Bogliardi | April 2015

Viviamo ormai nell’era digitale e vogliamo usufruire dei contenuti a comando: lo conferma il 72% degli italiani a cui piace godere della libertà di essere connessi sempre e ovunque. La televisione rimane il mezzo più utilizzato per vedere video mentre si avvicinano pc, cellulari e tablet soprattutto per i filmati brevi.

 Questo è quanto emerge dall’analisi Digital Landscape and The Impact of TV Everywhere, elaborata da Nielsen intervistando più di 30.000 consumatori online, in 60 Paesi.

Gli italiani si dimostrano in linea con le scelte degli europei, anche se con percentuali più alte, manifestando quindi un interesse superiore al resto d’Europa per la fruizione di video. Al 72% degli italiani piace essere connessi sempre e ovunque (contro il 66% della media europa): i nostri connazionali ritengono poi che uno schermo più grande sia migliore per guardare programmi video (66% rispetto al 55% degli europei) e che considera il tablet tanto buono quanto il computer (50% rispetto al 41% media europea).

La tecnologia sta trasformando il modo in cui interagiamo con il mondo, da come viviamo, lavoriamo e comunichiamo: il 62% degli italiani ritiene che sempre più spesso le interazioni faccia a faccia vengano sostituite da quelle virtuali. Questo tipo di interazione ha amplificato anche il nostro raggio d’azione personale, di cui la “social TV” è una delle più recenti innovazioni. La condivisione della propria esperienza di visione di un programma TV tramite i social media è un trend in crescita che sta prendendo sempre più piede in Italia. Sui 7.700 programmi monitorati in Italia negli ultimi sei mesi, i tweet sono cresciuti costantemente con una accelerazione all’inizio del 2015. A febbraio i post relativi alla TV sono stati 6,4 milioni ed hanno generato 433 milioni di impression (fonte Nielsen Twitter TV Ratings). Il second screen sta diventando, quindi, un’estensione fondamentale, parte dell’esperienza.

Non sorprende quindi che gli italiani dimostrano di preferire più degli europei i programmi in diretta, anche se la visione differita è molto gradita per chi vuole recuperare le puntate perse dei programmi preferiti, anche guardando più episodi nello stesso giorno.

La social TV non è che solo una delle opzioni di “second screen”, ovvero la visione di un secondo schermo (smartphone, PC, tablet) durante la visione dei programmi: il 47% degli italiani naviga in internet mentre guarda i video. Il secondo schermo diventa così un elemento fondamentale dell’esperienza dello spettatore.

Proliferano i vari devices ma è ancora la televisione quello più utilizzato per la fruizione video a livello sia italiano sia europeo. Viene usata maggiormente per vedere film, per seguire notiziari e vedere documentari. L’eccezione sono i video di breve durata (meno di 10 minuti): qui domina il computer (62%) ed emerge anche un buon uso di smartphone (27%) e tablet (24%). Quest’ultimo inizia ad essere usato da circa un 10% degli italiani anche per i notiziari, gli approfondimenti sportivi e i film.

La scelta del device dipende non solo da dove siamo, ma anche da quel che stiamo facendo, con chi siamo e dal momento della giornata. Guardiamo un video, e intanto facciamo tante altre cose. La TV è preferita per i momenti di relax in famiglia, mangiando e quando si è da soli a casa o per passare il tempo. In questi ultimi due momenti, si fa anche ampio uso del computer e del tablet. Lo smartphone è perfetto per le “attese”: in attesa dal dottore o dell’amico, è il cellulare a tenere compagnia. Ancora basse le percentuali dell’e-reader, anch’esso un device “passatempo”. 

Oggigiorno l’uso di device elettronici è fatto principalmente per tre scopi: costruire e mantenere relazioni personali, informarsi e divertirsi. Ne consegue che il maggior uso fatto dagli italiani è quello di ricerca di informazioni, lettura di notizie e per rimanere in contatto con amici e familiari.

Ci sono attività su cui gli italiani usano ancora poco i device digitali ma che sono intenzionati a impiegare maggiormente in futuro. L’opportunità maggiore è negli acquisti alimentari: solo il 14% dichiara di farne già uso, e ben il 49% è interessato. Un’altra area di sviluppo è quella della condivisione di informazioni mediche: anche qui solo un 17% ne fa già uso, a fronte di un 50% di italiani interessati. A seguire troviamo strumenti di gestione delle finanze domestiche: il 32% vorrebbe fare operazioni bancarie e il 43% pagare le bollette (rispettivamente il 50% e 36% già lo fanno). Siamo invece decisamente più conservatori sulla ricerca dell’anima gemella: solo un 8% dichiara di usarli già, e ben 2 italiani su 3 di non volerli impiegare.

Le opportunità di espansione del digitale sono quindi molteplici, e richiedono una strategia integrata di device e servizi. La fruizione di video è sicuramente un contenuto importante e quello che sta cambiando è il modo in cui ne fruiamo. Le dimensioni contano: meglio un grande schermo di uno più piccolo. Ma ben vengano mobile durante gli spostamenti o il tablet, comodo e performante. La divisione tra i diversi devices si sta assottigliando sempre di più: è lo strumento più compatibile con i nostri bisogni nel momento in cui decidiamo di guardare un video che tendiamo a scegliere, sia esso un tablet, un pc o la televisione.

Clicca qui per scaricare il report “Screen wars. The battle for eye space in a TV-everywhere world” 

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