Viviamo in un mondo sempre connesso. Abbiamo accesso ai contenuti a nostro piacimento e non vogliamo che la situazione cambi. In un sondaggio Nielsen online sulle tendenze e i comportamenti in ambito digitale condotto a livello globale, più di tre quarti (76%) degli intervistati ammette di apprezzare la libertà di connettersi ovunque e in qualsiasi momento. Se da una parte tale flessibilità può costituire un vantaggio per noi, senza dubbio rappresenta un’enorme sfida per i marchi e i fornitori di contenuti che si contendono la nostra attenzione.
Sebbene la frammentazione dei media riguardi tutti i formati, il rapporto sulla “guerra degli schermi” si concentra in particolare sui programmi video, che noi definiamo come qualsiasi tipo di contenuto, ad esempio trasmissioni televisive e via cavo, video professionali o contenuti realizzati dagli utenti, visibile su TV, PC, telefono cellulare, tablet o e-reader. Il sondaggio Nielsen Global Digital Landscape ha coinvolto 30.000 intervistati online in 60 paesi per comprendere in che modo il cambiamento nel panorama digitale influisce sulle modalità, i luoghi e le motivazioni con cui le persone fruiscono dei programmi video. Abbiamo inoltre preso in esame le preferenze di fruizione, ad esempio i dispositivi più comunemente usati per generi specifici e per guardare video a casa e durante gli spostamenti.
Contenuti disponibili come, dove e quando vogliamo
Se da un lato la diffusione esponenziale di piattaforme e dispositivi offre maggiore risonanza ai contenuti e ai marchi rispetto al passato, i programmi video continuano ad avere un forte ascendente sulla nostra vita. Infatti, più della metà degli intervistati (55%) a livello globale afferma che i programmi video costituiscono una parte importante della loro esistenza. Tuttavia, sta cambiando il modo in cui il pubblico guarda i video.